Descrizione
Si è svolto ieri un sopralluogo al campo rom in borgo Arpinova, al quale hanno partecipato gli assessori comunali ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso e alle Politiche sociali Simona Mendolicchio, unitamente ai tecnici comunali preposti alla manutenzione delle reti fognaria e idrica di competenza dell’ente; il parroco don Vito Cecere e il dottor Antonio Scopelliti, entrambi riferimento per la comunità stanziale ormai da decenni.
Numerose le criticità rappresentate e rilevate, per gran parte di natura strutturale risalenti all’epoca di costruzione del campo, e che verranno affrontate dall’amministrazione nei prossimi mesi.
Gli alloggi sono del tipo prefabbricato in metallo, la rete di fogna nera è datata e compromessa nella funzionalità in più punti, e confluisce in vasche Imhoff di accumulo frequentemente svuotate in correlazione dell’enorme consumo idrico.
I costi di smaltimento delle acque reflue sono significativi, pari a diverse centinaia di migliaia di euro all’anno, tali da suggerire di valutare concretamente l’opportunità per il futuro di una depurazione di tipo naturale, la fitodepurazione, la stessa diffusamente adoperata nelle strutture ricettive a campeggio per abbattere i costi. Questa tipologia di depurazione si basa sul trattamento dei reflui fognari finalizzato a separare la componente solida da quella liquida dei liquami di fognatura nera; quest’ultima liquida viene successivamente dispersa nel terreno attraverso un sistema di sub-irrigazione sotterraneo, e grazie all’attività di filtraggio garantito dall’apparato radicale di alcune tipologie di piante, le acque vengono smaltite naturalmente con una sensibile riduzione dei costi (perché le vasche vengono smaltite più di rado soltanto quando si riempiono della sola componente solida).
Notevoli pure i costi legati ai consumi idrici, per i quali saranno esaminati d’intesa con AQP ulteriori interventi tesi a ridurre sensibilmente gli sprechi.
Ancora, la rete stradale, composta prevalentemente da un battuto di brecciolino, presenta numerose buche che quando piove producono ristagni di acqua, e quando tira vento alimentano polvere che finisce anche all’interno delle abitazioni e nei luoghi di ritrovo della comunità: una pavimentazione in cemento o in asfalto garantirebbe una maggiore igiene e pulizia, e favorirebbe il deflusso delle acque attraverso una nuova rete di fognatura bianca, mai realizzata, allontanando così le acque meteoriche che possono essere smaltite regolarmente e impedendo la formazione dei ristagni.
L’impianto di illuminazione risale alla nascita dell’agglomerato, presenta numerosi pali ma tutti non funzionanti perché i cavi sono stati tagliati e sottratti. In questo caso, una ulteriore verifica determinerà la convenienza e l’utilità di un ripristino -anche parziale- dell’impianto, o l’installazione di uno nuovo con minori possibilità di effrazione, con delle torri faro più alte e funzionali.
“In primavera partiremo con i primi lavori, a partire dalla rete fognaria, e procederemo anche con la pulizia e bonifica dell’area per garantire nell’immediato e nel medio termine condizioni di vivibilità e sicurezza più accettabili” spiega l’assessore Galasso, “ma di fronte agli sforzi che l’amministrazione sosterrà, è necessaria la piena collaborazione delle persone che vivono lì, per scongiurare il ritorno a una situazione di degrado penalizzante per tutti”.
L’assessora Mendolicchio ha affrontato invece le problematiche legate alla distanza del campo rom dalla città, quelle di natura sanitaria, le difficoltà inerenti le visite mediche e il reperimento dei farmaci, non ultima quella scolastica connessa in parte agli orari del mezzo preposto. “Assicurare che i bambini e gli adolescenti seguano correttamente il percorso scolastico è per noi una priorità, così come proporre attività pomeridiane in città, senza escludere la realizzazione di uno spazio nel campo dedicato al tempo libero e alle attività ludiche e aggregative” sottolinea. “Ringrazio la rete solidale che finora ha tamponato numerose problematiche: è arrivato il momento di supportarla con ulteriori interventi e contributi, per una piena integrazione della comunità rom al tessuto sociale e per garantire una vita e una formazione dignitosa a tutti, senza esclusioni di sorta”.
Ultimo aggiornamento: 5 settembre 2024, 09:27