Descrizione
“Leggiamo con interesse e attenzione il comunicato diramato agli organi di stampa dal presidente di ANCE Foggia, Ivano Chierici, condividendo e apprezzando la necessità di evitare di sprecare altro tempo. Serve però sottolineare che nel breve periodo di operatività, che ricordo è inferiore al semestre, la Giunta Episcopo si è adoperata proprio per avviare quanto necessario per assicurare alla città di Foggia il giusto rilancio urbanistico, infrastrutturale e rigenerativo di un tessuto urbano che si presenta logoro e, per certi aspetti, obsoleto rispetto alle necessità contingenti della città”. Lo afferma l’assessore all’Urbanistica del Comune di Foggia, Giuseppe Galasso, in risposta alla nota diffusa dalla presidenza di ANCE Foggia
“È evidente – continua – che tanti, troppi, sono gli anni trascorsi dall’approvazione del vigente PRG Benevolo (1992), a cui sono seguiti i soli DPP del PUG redatti da Karrer negli anni 2005 e 2019, i quali, a loro volta, dovranno essere armonizzati con la recente sopravvenuta nuova normativa regionale sui PUG.
Un trentennio, quello trascorso, che ci consegna non solo la mancata approvazione del PUG, tanto attesa da tutti settori economici e sociali, ma, cosa ben più complessa e condizionante, anche gli effetti di una importante attività programmatoria urbanistica (2013), meglio nota come “housing sociale”: 27 interventi, che prevedono la realizzazione di 2.646 nuovi alloggi di cui 2.305 privati (85%) e 400 residenziali sociali (15%), da cedersi unitamente a suoli su cui il Comune potrà eseguire a propria cura e spese ulteriori 399 alloggi ERS.
Si tratta di una programmazione – precisa Galasso -, non conclusasi con approvazione della Regione Puglia, che interessa suoli per oltre 70 ettari di superfice, con una previsione di quasi 1 milione di metri cubi di immobili residenziali che potrebbe condizionare l’attività di programmazione urbanistica in considerazione dei contenziosi pendenti. Le sentenze di primo grado ci hanno dato ragione e su due di questi, recentemente sentenziati dal TAR, abbiamo avuto esiti differenti, uno favorevole al Comune e l’altro con invito a esaminare e concludere il vecchio procedimento e in ulteriore in attesa di sentenza TAR.
È importante sottolineare anche l’intenso lavoro posto in essere dall’Amministrazione Comunale sulla recente legge regionale 36/2023 sulla ristrutturazione edilizia, nonostante ad oggi solo 6 comuni su 257 in Puglia hanno perfezionato l’adozione in Consiglio Comunale (Oria, Rutigliano, Massafra, Lesina, Lucera, Rodi Garganico, ndr) due dei quali senza procedura VAS e un ulteriore con procedura VAS in corso.
L’intenso lavoro svolto dagli uffici tecnici comunali, nonostante le ben note le croniche carenze di personale a cui si sta cercando di porre rimedio, ha permesso all’amministrazione di rendere pubblico con l’evento dello scorso 15 aprile gli elaborati cartografici della delibera di approvazione, assegnando il termine di 15 giorni per ricevere suggerimenti anche postumi all’evento. Questa modalità ha permesso di ottenere 11 documenti su cui sono in corso approfondimenti tecnici e che prevediamo di terminare nei prossimi giorni con inoltro di riscontri ai soggetti proponenti. Successivamente, seguirà un ulteriore passaggio nelle commissioni consigliari, ottemperando a specifico impegno assunto in tal senso, e si procederà all’avvio della procedura VAS che si prevede possa concludersi entro il termine massimo di 30 giorni.
Infine, si dovrà procedere con l’approvazione del Consiglio Comunale, che, allo stato attuale, come riferitoci dal relatore regionale Stefano Lacatena, è oggetto di un approfondimento e una valutazione da parte degli uffici competenti circa la necessità di doverlo eseguire con doppio passaggio (adozione e approvazione) o un’approvazione secca come fatto fino a oggi dai 6 comuni che lo hanno adottato.
Come si capirà – termina Galasso -, ci muoviamo in un contesto estremamente complesso e articolato che, purtroppo, richiede tempistiche non sempre in linea con le aspettative degli stakeholders. Questo, ovviamente, non è e non deve essere un alibi. Per questo, anche in risposta alla manifesta disponibilità di ANCE, insieme alla sindaca Episcopo, incontreremo l’associazione di categoria per affrontare insieme le criticità evidenziate e avviare uno stabile e proficuo dialogo che, mi sembra, ha caratterizzato le nostre relazioni in questi mesi”
Ultimo aggiornamento: 10 ottobre 2024, 13:59