Descrizione
L’ufficio Politiche Abitative del Comune di Foggia è da alcune settimane impegnato, in un continuo e propositivo confronto con Arca Capitanata, per l’assegnazione delle case popolari rese disponibili dall’Agenzia regionale.
Sono 14 gli alloggi effettivamente attribuibili alle famiglie bisognose di un appartamento in città rientrati nella disponibilità del Comune recentemente. Nel dialogo tra uffici e tecnici è emerso, infatti, che alcuni dei locali comunicati da Arca non avevano le caratteristiche per essere adibiti ad abitazione e questo ha comportato alcuni ritardi nella definizione degli aventi diritto.
Il Comune è quindi ora alle prese con le assegnazioni, rispettando le procedure amministrative previste dalla normativa. Prima dell’assegnazione è necessario, infatti, che gli uffici verifichino che quanto dichiarato dai richiedenti sulla consistenza del nucleo familiare al momento della partecipazione al bando corrisponda alla reale situazione al momento dell’assegnazione. Un controllo, svolto dalla Polizia Locale, necessario per definire gli alloggi da attribuire ai nuclei familiari. Una attribuzione che viene stabilita mettendo in relazione metri quadri disponibili e numero effettivo di residenti. Una operazione che è stata svolta in questi giorni e che è ormai alle fasi conclusive.
Inoltre l’Ufficio Politiche abitative è alle prese con due distinte graduatorie. La prima approvata lo scorso anno e che tiene conto della legge della Regione Puglia n. 10 per una attribuzione a titolo definitivo. L’altra, che fa riferimento all’emergenza abitativa scaturita dallo sgombero dell’ex distretto militare, che invece prevede un’assegnazione temporanea massima di due anni.
In alcuni casi ci sono nuclei familiari che si trovano in entrambe le graduatorie e che quindi devono operare una scelta tra l’alloggio temporaneo (che per l’eccezionalità della situazione non tiene sempre conto del rapporto residenti/metri quadri) e quello definitivo per il quale la norma prevede obblighi molto più stringenti. Una scelta che deve essere formalizzata agli uffici che solo in un secondo momento possono provvedere all’assegnazione dello stesso o, in caso di rinuncia, allo scorrimento della graduatoria.
Un procedimento rigoroso che tende ad evitare ogni tipo di speculazione o di espediente per garantire il rispetto dei principi che sono alla base dell’assegnazione di un alloggio popolare.
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Ultimo aggiornamento: 2 luglio 2025, 13:26