Descrizione
“Comprendiamo le esigenze dei residenti e le ragioni della loro protesta, ma siamo anche consapevoli che difficilmente si potrà cambiare la progettualità delocalizzando i 56 nuovi alloggi”. Lo afferma la sindaca Maria Aida Episcopo al termine dell’incontro con una delegazione di residenti del rione Candelaro, svoltosi ieri mattina a Palazzo di Città, presenti anche gli assessori Giuseppe Galasso e Daniela Patano, unitamente ai dirigenti Alessia Cordisco e comandante Polizia Locale Vincenzo Manzo.
Tema della discussione le proteste dei residenti all’avvio della cantierizzazione per la realizzazione di 56 alloggi ERS finanziati con “Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’abitare – PINQUA Borgo Croci”, il cui progetto fu licenziato dalla precedente Giunta comunale nel 2021.
“Abbiamo ascoltato le ragioni dei residenti – spiega la sindaca – e le condividiamo nella totalità. Purtroppo questa è una situazione che abbiamo ereditato e sulla quale stiamo mettendo in campo ogni possibile sforzo per salvaguardare il finanziamento provando a rispondere ai problemi rappresentati dai residenti, pur nella consapevolezza che sarà molto complicato avere una risposta positiva dal Ministero sulla possibilità di individuare una differente collocazione per l’edificio”.
Alla cospicua corrispondenza già in atti con il ministero delle Infrastrutture e Trasporti e la Prefettura di Foggia, con cui nei mesi scorsi sono state rappresentate le criticità in questo importante cantiere, in queste ore si è aggiunta una ulteriore nota contenente dettagli e circostanze meritevoli di un’attenzione straordinaria da parte delle Istituzioni.
L’ITER SEGUITO
La proposta di candidatura del programma denominato “PINQUA Borgo Croci” e il relativo Progetto di fattibilità tecnico-economica furono approvati con Delibera di Giunta del 12 marzo 2021, valutati positivamente e ammessi a finanziamento con Decreto MIT 383 del 7 ottobre 2021.
Successivamente, durante la Gestione Commissariale, con Delibera del 30 novembre 2021 fu confermata la volontà di accedere al finanziamento e venne approvato il cronoprogramma dei lavori.
Due mesi dopo, il Ministero con Decreto del 20 gennaio 2022 ha disposto l’ammissione definitiva al finanziamento per la misura complessiva di 15 milioni di euro, e il Comune ha avviato l’ultimo livello di progettazione, quello esecutivo. Il 19 dicembre 2023, cinque giorni dopo l’insediamento della Giunta Episcopo, sono stati approvati dalla struttura tecnica protempore i Progetti Esecutivi dei tre interventi per la costruzione di un edificio da 56 alloggi, una nuova piazza e infrastrutture a rete, raggruppati in un unico appalto poiché ritenuti lavori strettamente correlati tra loro.
A seguire la redazione, approvazione e pubblicazione (Gazzetta Europea) del bando esecuzione lavori unico, con termine di presentazione offerte fissato al 13 maggio 2024, e dichiarazione congruità offerta vincitrice in data 11 luglio. Il successivo 19 luglio si è completata la verifica del possesso dei requisiti dell’appaltatore e il 20 agosto sempre del 2024 è avvenuta l’aggiudicazione definitiva al Raggruppamento Temporaneo di Imprese risultato vincitore dell’appalto.
Questa è una sintesi rapida ed esaustiva di questo progetto ereditato dall’amministrazione Episcopo. Sono stati posti in essere per tempo tutti gli adempimenti da parte del Comune di Foggia, in piena continuità tra l’Amministrazione precedente, quella Commissariale e quella attuale: tuttavia a seguito delle proteste e all’esito delle indagini condotte, si sta progressivamente prefigurando uno scenario che, in assenza di azioni straordinarie ed eccezionali autorizzate dalle istituzioni eroganti il finanziamento, potrebbe compromettere irrimediabilmente la fattibilità dell’intervento, circostanza che la città di Foggia non può permettersi di subire, né tanto meno accettare, perché si tratta di interventi di rigenerazione urbana finalizzati all’implementazione della dotazione comunale di edilizia residenziale sociale - 56 nuovi alloggi -, in un comune che nell’ultima edizione del bando di assegnazione di alloggi pubblici ha registrato oltre 700 istanze, e ancor di più per la diffusa presenza in città di numerosi insediamenti costruiti senza titolo edilizio e/o occupati abusivamente, fenomeno che questa Amministrazione intende fermamente contrastare ripristinando legalità, decoro degli spazi pubblici e diritto alla casa per tutti coloro che versano in condizione di forte disagio sociale ed economico, in modo da porre fine ad un “modus operandi” scorretto e illecito.
IL PRESENTE
La forte protesta perpetrata dai residenti del quartiere il 3 giugno scorso non ha consentito l’avvio dei lavori di spostamento della rete fognaria ad opera di Acquedotto Pugliese (anch’essa presente all’incontro con due tecnici) prodromici alla cantierizzazione della costruzione dell’immobile. Unitamente agli esiti degli accertamenti condotti sugli immobili irregolari candidati per essere demoliti, l’amministrazione comunale preoccupata per la situazione ha promosso un nuovo incontro, che segue precedenti avuti con l’assessore Galasso e strutture tecniche.
Le diverse interlocuzioni avute con i cittadini assegnatari di alloggi comunali, che vivono in abitazioni a pochi metri di distanza dalla posizione degli erigendi nuovi immobili residenziali finanziati con il programma PINQUA, non lasciano prevedere un’esecuzione lavori dell’opera pubblica rapida e regolare, ma una cantierizzazione complessa in cui sarà verosimilmente indispensabile il supporto delle forze dell’ordine, non solo per liberare e demolire le numerose realizzazioni abusive perpetrate negli anni, ma anche nella realizzazione dei nuovi 56 alloggi che, a giudizio dei residenti del quartiere, sono diffusamente percepiti come inopportuni nell’allocazione individuata e progettata a marzo 2021, poiché andrebbero a compromettere ulteriormente il contesto sociale del quartiere Candelaro che già ospita nelle immediate vicinanze dell’intervento centinaia di alloggi popolari, con un importante carico abitativo ed evidenti condizioni di fragilità sociale. Circostanze che l’amministrazione ben condivide ma che non ha potuto modificare poiché si trattava e si tratta di progettualità, candidatura, finanziamento e gare già definite.
Per queste ragioni è stato richiesto e si è svolto un urgente incontro, indispensabile per salvaguardare la concreta eseguibilità degli obiettivi individuati nella candidatura originaria, esplorando concretamente la fattibilità di poter individuare allocazioni alternative per l’edificio da 56 alloggi che, mantenendo il finanziamento in essere, consentano magari l’esecuzione delle opere su aree comunque nella disponibilità comunale di maggior gradimento della cittadinanza e scevre da proteste.
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Ultimo aggiornamento: 11 giugno 2025, 15:43