Riaperto questa mattina a Palazzo di Città l'Osservatorio Meteosismico 'Vincenzo Nigri'

Era chiuso dalla fine del 2007 e versava in stato di totale degrado e abbandono

Data :

11 dicembre 2024

Riaperto questa mattina a Palazzo di Città l'Osservatorio Meteosismico 'Vincenzo Nigri'
Municipium

Descrizione

Alla presenza di Federico Nigri, l’ultimo direttore dell’Osservatorio Meteosismico ‘Vincenzo Nigri’ e pronipote del  fondatore, questa mattina è stato presentato alla stampa il completamento dei lavori di ristrutturazione dello spazio museale ubicato a Palazzo di Città, che era chiuso dalla fine del 2007. I lavori alla Specola sono iniziati sei mesi fa, per volontà dell’amministrazione su diretta indicazione della sindaca Maria Aida Episcopo, dell’assessora alla Logistica Daniela Patano e in collaborazione con il responsabile della Rifunzionalizzazione degli spazi pubblici Valentino Salcuni, e hanno portato all’eliminazione di un’elevata quantità di materiali di risulta, alla riabilitazione di macchinari d’epoca in stato di degrado e abbandono, di bonifica degli ambienti da animali infestanti e al nuovo impianto di illuminazione al led (risparmio energetico) idoneo così a valorizzare lo spazio recuperato.

“I posteri troveranno un’annosa pianta da coltivare” ha detto Nigri, che ha illustrato il valore dei sismografici -sia antichi che più recenti- presenti, attrezzature che avevano reso l’Osservatorio tra i più importanti d’Italia. La volontà dell’amministrazione è donare il Museo Specola ‘Vincenzo Nigri’ alla cittadinanza, renderlo gratuitamente fruibile attraverso visite guidate -alle scolaresche e non- affinché il seme del passato germogli nella consapevolezza delle risorse e del potenziale stesso della nostra città.

“Il rispetto per il nostro passato è  per noi un dovere e un impegno imprescindibile: l’Osservatorio ‘Vincenzo Nigri’ è un patrimonio della nostra comunità dal valore inestimabile, e non era accettabile lo stato di abbandono e degrado in cui versava da troppi anni” le parole della sindaca Episcopo.

“Ringrazio quante e quanti hanno lavorato in questi mesi per restituire questo luogo così legato alla nostra storia, alla nostra identità e alla nostra cultura a uno stato degno della sua importanza. La scelta di lasciare tutto così com’era, una volta restituito alla sua integrità, è funzionale a una fruizione e conoscenza in particolare da parte delle nuove generazioni, e a un collegamento virtuoso con altre istituzioni per una ulteriore valorizzazione” ha spiegato l’assessora Patano.

Ultimo aggiornamento: 11 dicembre 2024, 12:57

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